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Trapianto di Capelli con la tecnica FUE

La calvizia (qui concepita come alopecia androgenetica) rappresenta uno dei problemi estetici che maggiormente affliggono il sesso maschile nell’età post-puberale ed il sesso femminile in quella post/meno-pausale.

Ogni forma di calvizia (caduta di capelli) deve essere seriamente valutata dal punto medico visto che sotto il quadro clinico di una perdita di capelli possono celarsi malattie infiammatorie, malattia di origine infettiva ed anche importanti disturbi del metabolismo (ad esempio quelli dovuti a patologie della tiroide).

Fortunatamente, i passi da gigante compiuti dalla chirurgia estetica hanno permesso di migliorare in maniera significativa la situazione di queste persone, rendendo i risultati dell’intervento sempre più soddisfacenti. Se un tempo, infatti, gli svantaggi del trapianto di capelli equivalevano a brutte e vistose cicatrici, oltre che a un lavoro decisamente poco naturale, oggi l’operazione è sempre meno invasiva e sempre più interessante.

Trapianto di Capelli

Come se non bastasse poi, all’orizzonte, si sono affacciate varie altre novità 2012 per la calvizie, le quali promettono grandi risultati nei pazienti afflitti dal problema dell’alopecia quali l’utilizzo del PRP (gel piastrinico). Non esiste a tutt’oggi alcuna terapia medica che possa agire su aree totalmente glabre nelle quali i bulbi piliferi siano totalmente atrofizzati.

Attualmente, solo mediante la ridistribuzione chirurgica dei bulbi piliferi, si può ottenere la risoluzione delle calvizie cicatriziali o androgenetiche caratterizzate dall’atrofia del bulbo pilifero. Risulta quindi di fondamentale importanza la valutazione del paziente tramite una visita preliminare accurata supportata se necessaria da indagini diagnostiche per definire l’esatta causa della caduta dei capelli.

La tecnica del trapianto di capelli
Il trattamento chirurgico della calvizie comporta l’uso di innesti di piccoli gruppi di capelli cosi come presenti in natura che vengono piazzati a distanza minima l’uno dall’altro e in gran numero. Queste unità follicolari sono ottenute attraverso la dissezione della losanga di area donatrice. Durante l’intervento di autotrapianto (TECNICA FUE), il chirurgo crea i siti riceventi attraverso piccole incisioni nell’area ricevente dello scalpo. Una volta cresciuti i capelli trapiantati produrranno il miglior risultato possibile in termini di naturalezza rispetto ad ogni altra tecnica chirurgica di trapianti di capelli.

L’intervento chirurgico del trapianto di capelli per combattere la calvizia consente il “trasferimento” di bulbi piliferi e quindi di capelli, da una zona ricca, zona occipitale, ad una calva.  In queste zone i bulbi piliferi sono particolarmente resistenti da poter essere trasferiti in altre zone del cuoio capelluto, mantenendo la loro capacità di “produrre” i capelli come nella loro sede originale.

L’intervento chirurgico di trapianto di capelli viene effettuato in anestesia locale in un regime ambulatoriale. Un disegno effettuato prima dell’intervento chirurgico ci permette di essere estremamente precisi durante la fase di impianto, soprattutto lungo la parte anteriore, la più delicata da realizzare. Per questo è indispensabile seguire accuratamente il progetto pre-operatorio.

I capelli innestati subiranno una crescita regolare, del tutto analoga a quelli naturali (circa 1 centimetro al mese) e come tali andranno trattati.
I risultati sono in genere molto buoni anche se possono essere apprezzati solo a distanza di alcuni mesi (2-3 mesi) in ragione del fatto che i capelli innestati sono molto corti (2 millimetri) e necessitano di tempo per crescere (1 centimetro al mese).

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