Diastasi post parto
Diastasi post parto. Una patologia molto diffusa, che colpisce in media una mamma su tre, eppure molto poco conosciuta
La pancia piatta a poche settimane dal parto per molte mamme diventa un traguardo impossibile a causa di un disturbo noto come diastasi addominale. A distanza di sei settimane dal parto, nel 60% delle donne la pancia non sparisce, anzi, persiste gonfia e molle. A un anno, il 30% non ha ancora risolto il problema, che non è solo estetico, come segnala uno dei pochi studi “Diastasis recti abdominis during pregnancy and 12 months after childbirth: prevalence, risk factors and report of lumbopelvic pain” sull’argomento.
Ma cos’è la diastasi?
E’ un fenomeno per cui le fasce addominali, che normalmente si aprono durante la gravidanza, non si richiudono nei primi 9 mesi immediatamente dopo il parto, lasciando un “buco”, nella fascia centrale della pancia delle donne, che può causare diversi disturbi funzionali “a prescindere dalla distanza tra le fibre muscolari.
In presenza di una diastasi lieve-moderata (2,5 cm), possono essere effettuati esercizi dei muscoli addominali di tipo passivo o attivo (solo se si esclude la componente fisiologica anche prima del parto e in questo caso è necessario ricorrere lo stesso ad un intervento chirurgico).
Se si ha di fronte invece un quadro di diastasi grave ossia al di sopra dei 5,5-6,0 cm sarebbe meglio rivolgersi a uno specialista prima di cimentarsi in manovre che potrebbero aumentare la debolezza della parete fasciale. La soluzione chirurgica che viene proposta è l’intevento di addominoplastica che permette di richiudere la distanza che si è venuta a creare tra i due muscoli.
Ma l’intervento chirurgico è sempre l’estrema ratio e andrebbe consigliato e valutato solo in base alle disfunzioni funzionali che crea la patologia.